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AMBIENTE

La valutazione ambientale strategica (VAS), è il processo che comprende, secondo le disposizioni di cui al titolo II della seconda parte del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l’elaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del piano o del programma, del rapporto e degli esiti delle consultazioni, l’espressione di un parere motivato, l’informazione sulla decisione ed il monitoraggio.

La valutazione ambientale strategica riguarda i piani e i programmi che possono avere impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale.

Viene effettuata una valutazione per tutti i piani e i programmi:

  • che sono elaborati per la valutazione e gestione della qualità dell’aria ambiente, per i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, e che definiscono il quadro di riferimento per l’approvazione, l’autorizzazione, l’area di localizzazione o comunque la realizzazione dei progetti elencati negli allegati II, II-bis, III e IV del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.;
  • b) per i quali, in considerazione dei possibili impatti sulle finalità di conservazione dei siti designati come zone di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici e quelli classificati come siti di importanza comunitaria per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica, si ritiene necessaria una valutazione d’incidenza ai sensi dell’articolo 5 del d.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 e s.m.i.,

Le fasi principale della procedura VAS sono:

  • verifica di assoggettabilità
  • elaborazione del rapporto ambientale
  • svolgimento di consultazioni
  • valutazione del R.A. e degli esiti delle consultaizoni
  • decisione
  • informazione sulla decisione
  • monitoraggio

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La valutazione ambientale (VIA), ha la finalità di assicurare che l’attività antropica sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile, e quindi nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un’equa distribuzione dei vantaggi connessi all’attività economica. La procedura di VIA viene strutturata sul principio dell’azione preventiva, in base al quale la migliore politica ambientale consiste nel prevenire gli effetti negativi legati alla realizzazione dei progetti anziché combatterne successivamente gli effetti. La VIA nasce come strumento per individuare, descrivere e valutare gli effetti di un progetto su alcuni fattori ambientali e sulla salute umana. La struttura della procedura è stata aggiornata negli anni per dare informazioni al pubblico e guidare il processo decisionale in maniera partecipata, le fasi della procedura VIA, sono disciplinate dal Titolo III della parte seconda del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. (Fonte Isprambiente).

Le opere da sottoporre a VIA sono individuate dagli allegati alla Parte II del Decreto, ovvero i progetti idonei a produrre effetti significativi e negativi sulla popolazione e sulla salute umana; sulla biodiversità, sul territorio; suolo, acqua, aria, clima; sul patrimonio culturale e sul paesaggio.

Le fasi che articolano la VIA sono:

  • Eventuale verifica di assoggettabilità (screening/scoping)
  • Studio di impatto ambientale (identificazione impatti/previsione impatti/valutazione impatti)
  • Giudizio di compatibilità (presentazione SIA/revisione SIA/decisione/monitoraggio)

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La valutazione di Incidenza è il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano, programma, progetto, intervento od attività (P/P/P/I/A) che possa avere incidenze significative su un sito o proposto sito della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso.

Per quanto riguarda l’ambito geografico, le disposizioni dell’articolo 6, paragrafo 3 non si limitano ai piani e ai progetti che si verificano esclusivamente all’interno di un sito Natura 2000; essi hanno come obiettivo anche piani e progetti situati al di fuori del sito ma che potrebbero avere un effetto significativo su di esso, indipendentemente dalla loro distanza dal sito in questione (cause C-98/03, paragrafo 51, C-418/04, paragrafi 232, 233).

La procedura VINCA si compone di 3 fasi principali:

– Livello I: screening

– Livello II: valutazione appropriata

– Livello III: possibilità di deroga all’art. 6, par. 3.

Solo a seguito di dette verifiche, l’Autorità competente potrà dare il proprio accordo alla realizzazione della proposta.

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PROGETTAZIONE PARCHI E GIARDINI - RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE

Progettazione spazi verdi mediante analisi del contesto territoriale e consultazione della carta della vegetazione potenziale e delle linee guida del piano territoriale paesistico.

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Riqualificazione/rinaturalizzazione ambientale, mediante anche tecniche di ingegneria naturalistica e consultazione dei piani di gestione delle aree natura 2000.

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RIFIUTI

Collaborazione con la Ditta Baiamonte Andrea, con solida esperienza nel settore, per il trasporto e conferimento in siti autorizzati, di rifiuti speciali non pericolosi (D.Lgs. 81/08) e sottoprodotti di origine animale (Reg. CE 1069/2009 – Reg. di attuazione della Commissione UE 142/2001).

  • Rifiuti speciali non pericolosi, cod. CER: 200125 – Oli e grassi commestibili
  • SOA – sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano, categorie:

CAT 1 (ad es. animali abbattuti per eradicazioni patologie)

CAT 2 (ad es. letame, animali morti per cause diverse dalla macellazione)

CAT 3 (scarti di macellazione, pescherie, e dell’industria alimentare).

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SICUREZZA NEI LUOHI DI LAVORO

  • Documento di valutazione dei rischi – DVR
  • Piano di emergenza e di evacuazione – PEE
  • Piano operativo sicurezza – POS
  • Formazione generale e specifica (ex art 37 D.Lgs. 81/08)
  • Corso RSPP
  • Corso RLS
  • Corso Addetti Antincendio
  • Corso Addetti Primo Soccorso
  • Corso Dirigenti
  • Corso Preposti

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FORMAZIONE RESIDENZIALE E IN FAD

IGIENE DEGLI ALIMENTI

  • Piano di autocontrollo aziendale – H.A.C.C.P. Reg. 852-853/854 CE
  • Indagine microbiologica degli alimenti e delle superfici di lavoro
  • Piano di monitoraggio e verifica rischio legionellosi – “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi” – Conferenza stato regioni 17 maggio 2015.
  • Indagini di potabilità delle acque – D.Lgs. 03/01/2001

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FORMAZIONE PROFESSIONALE

  • Corso di 12 ore destinato agli alimentaristi non ancora formati
  • Corso di aggiornamento di 6 ore destinato agli alimentaristi a cui è scaduto l’attestato

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  • Formazione generale e specifica (art 37 D.Lgs. 81/08)
  • Corso RSPP
  • Corso RLS
  • Corso Addetto Antincendio
  • Corso Addetto Primo Soccorso
  • Corso Dirigenti
  • Corso Preposti

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